Al Seafuture il confronto tra Cluster marittimo italiano e portoghese

Si è svolto oggi pomeriggio al Seafuture il workshop dedicato al confronto tra Cluster marittimo italiano e portoghese.

Un numero crescente di Paesi ha già posto la blue economy al centro delle proprie strategie di governo e il ruolo dei cluster marini e marittimi nazionali sta diventando sempre più importante.

La gestione dell’economia blu differisce da paese a paese sotto vari punti di vista, inclusi ma non limitati a: ricerca e innovazione, sostegno alle imprese attraverso politiche industriali mirate e sostegno finanziario, formazione a vari livelli, ecc.

Durante questa sessione, moderata da Leonardo Manzari – Meccanismo di Assistenza WestMED – Hub Nazionale per l’Italia, molti esperti provenienti da Cluster della Blue Economy in Italia e Portogallo hanno condiviso i loro modelli ed esperienze in tutti gli aspetti rilevanti, con l’obiettivo di evidenziare le differenze e facilitare lo scambio di buone pratiche.

Il Presidente di Cluster BIG Giovanni Caprino è intervenuto insieme al Presidente di Federazione del Mare Mario Mattioli per raccontare il modello di gestione della blue economy italiana.

I nostri soci

Il Cluster BIG riunisce una rete di eccellenza composta da università, enti di ricerca, aziende e enti pubblici che operano nel settore della blue economy.

La collaborazione e la condivisione di competenze tra i nostri associati rappresentano il motore trainante dell’innovazione e della crescita sostenibile del settore.

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