Intervista a Fabrizio Monticelli, ForMare

Per la rubrica “I NOSTRI SOCI” intervistiamo Fabrizio Monticelli, CEO di ForMare, Membro del Consiglio Direttivo di Cluster Big e operante nell’area tematica SKILL&JOBS.

1. Di cosa si occupa la sua organizzazione, relativamente all’Economia del mare?

ForMare – Polo Nazionale per lo Shipping è un punto di riferimento per le attività legate allo shipping e alla blue economy. Fornisce supporto su programmi nazionali, europei e internazionali a favore dell’industria marittima, con particolare attenzione alla formazione e riqualificazione del personale, alla progettazione e assistenza tecnica e allo sviluppo di progetti di Ricerca e Sviluppo. Nata nel 2005 come società consortile per rispondere ai fabbisogni formativi dello shipping, ha maturato una significativa esperienza in progetti di certificazione delle competenze e formazione professionale. Dal 2022, con la trasformazione in s.r.l. a socio unico Confitarma, ForMare ha ampliato il proprio impegno, collaborando con istituzioni accademiche ed enti di formazione per rafforzare le Blue Skills e l’innovazione sostenibile nel settore. Il team giovane e dinamico, composto da esperti nel settore marittimo, nella formazione finanziata e nella gestione di programmi europei, opera su due pilastri fondamentali. Da un lato, le attività di progettazione e assistenza tecnica sui programmi nazionali, europei ed internazionali a sostegno dell’industria marittima sulle tematiche relative allo sviluppo di competenze professionali rispondenti alle nuove sfide tecnologiche e di innovazione del settore marittimo. Dall’altra, le attività di Ricerca e Sviluppo volte a promuovere nuovi modelli di business nel settore dello shipping e della blue economy.

2. Quali sono le principali sfide e opportunità che intravede per l’economia del mare italiana e in particolare per il suo settore? 

L’economia del mare italiana si trova oggi ad affrontare un contesto in continua evoluzione, caratterizzato da sfide significative ma anche da importanti opportunità. Il settore dello shipping, in particolare, è chiamato a rispondere alle esigenze della transizione ecologica e della decarbonizzazione. Parallelamente, la digitalizzazione sta trasformando il modo in cui vengono gestite le operazioni marittime e logistiche, richiedendo investimenti in nuove tecnologie e un aggiornamento costante delle competenze professionali. Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro nel settore rappresenta infatti una delle principali sfide, rendendo sempre più necessaria un’integrazione tra formazione e mondo del lavoro per sviluppare nuove figure professionali con competenze green e digital

Allo stesso tempo, il settore presenta enormi opportunità, a partire dal ruolo strategico che l’Italia può giocare nel Mediterraneo, grazie al rafforzamento dei cluster marittimi e allo sviluppo di nuovi modelli di business sostenibili. In questo contesto, l’accesso a finanziamenti europei può rappresentare un importante sostegno per le imprese che operano nei diversi settori della Blue Economy, attraverso ad esempio progetti di innovazione, formazione e sviluppo tecnologico. Inoltre, l’attenzione crescente verso la Blue Economy può favorire la creazione di nuove opportunità occupazionali, incentivando al contempo la diversificazione delle professionalità e una maggiore inclusione nel settore.

3. In questo contesto quale può essere il principale contributo di BIG?

Per affrontare le sfide e cogliere al meglio queste opportunità, è fondamentale una collaborazione sinergica tra istituzioni, imprese, università e centri di ricerca, con un approccio orientato all’innovazione, alla sostenibilità e alla crescita delle competenze. In questo contesto, il Cluster BIG gioca un ruolo chiave come Cluster Tecnologico Nazionale dell’Economia del Mare. Grazie alla sua rete di soci, tra università, centri di ricerca, imprese e associazioni di categoria, il Cluster può favorire il trasferimento tecnologico, l’innovazione, la formazione e l’internazionalizzazione a beneficio della Blue Economy italiana. Attraverso il rafforzamento del legame tra ricerca e industria e la promozione di modelli di collaborazione pubblico-privato, BIG contribuisce a consolidare la centralità dell’Italia nel contesto euro-mediterraneo, sostenendo lo sviluppo di nuove competenze e opportunità imprenditoriali in linea con le strategie europee per una crescita sostenibile del settore.

4. Quale contributo ritiene che la sua organizzazione possa offrire all’interno di BIG? E, al contempo, come si aspetta che BIG valorizzi il suo contributo per affrontare le sfide e cogliere le opportunità?

ForMare ha già avuto un ruolo attivo all’interno del Cluster BIG, dove ha ricoperto posizioni significative, tra cui quella di membro del comitato scientifico, referente per la Traiettoria 8 “Sostenibilità e Usi Economici della Risorsa Mare” e per la Traiettoria 9 “Skills & Jobs” del Piano di Azione del Cluster. In queste funzioni, ForMare ha contribuito alla definizione delle strategie per lo sviluppo della sostenibilità e delle competenze nel settore della Blue Economy, affrontando le sfide e le opportunità legate alla valorizzazione della risorsa mare e al rafforzamento del capitale umano.

Nel contesto del Cluster BIG, ForMare può continuare a svolgere un ruolo chiave, grazie alla sua expertise nella progettazione e gestione di progetti di innovazione, formazione e sviluppo tecnologico per il settore marittimo. In particolare, ForMare può supportare il Cluster BIG nel promuovere strategie di Open Innovation, favorendo il trasferimento di tecnologie avanzate tra imprese, università e centri di ricerca. Questo approccio stimola la creazione di soluzioni innovative che possano rispondere alle sfide della Blue Economy, migliorando la competitività delle imprese e promuovendo la sostenibilità del settore. Al contempo, ForMare vede nel Cluster BIG un’opportunità per consolidare il proprio impegno nella formazione, nello sviluppo delle competenze, nell’innovazione, contribuendo così alla creazione di modelli di business sostenibili e al potenziamento della competitività delle imprese marittime nel contesto euro-mediterraneo. Il rafforzamento di questa collaborazione consentirà di affrontare con maggiore efficacia le sfide del settore e di cogliere le opportunità derivanti dalla crescente attenzione verso la Blue Economy.

Breve Bio

Laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha successivamente conseguito un Master in analisi finanziaria presso la Scuola di management della L.U.I.S.S. di Roma. 

Dottore commercialista e revisore legale, vanta un’esperienza professionale ultratrentennale come project manager di piani di sviluppo di filiere produttive occupandosi di pianificazione strategica e finanza per la formazione, la ricerca e l’innovazione.

Dal 2023 è Presidente del CDA di Fabbrica Italiana dell’Innovazione, incubatore certificato di start up specializzato sulla Blue Economy.

Dal 2019 è Presidente della Commissione Attività Produttive, Ricerca e Innovazione del Consiglio dell’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli.
Ha una particolare tensione personale per il tema dello sviluppo delle nuove competenze ambito nel quale ha acquisito la qualifica professionale di Tecnico della pianificazione e realizzazione di attività valutative (TAV).

Da oltre quindici anni si dedica al settore dell’Economia del Mare. È coordinatore di Marelab, Centro Sperimentale di sviluppo delle competenze dell’Economia del Mare, membro della Giunta Esecutiva del Cluster BIG, nel ruolo Tesoriere. Fa parte del Comitato scientifico del Corso di Laurea di Conduzione di Mezzo Navale dell’Università Parthenope di Napoli. 

Dal 2012 è stato Direttore e Project Manager di ForMare – Polo Nazionale per lo Shipping, società di servizi e struttura formativa di Confitarma, per diventarne Amministratore Unico nel gennaio 2022.

I nostri soci

Il Cluster BIG riunisce una rete di eccellenza composta da università, enti di ricerca, aziende e enti pubblici che operano nel settore della blue economy.

La collaborazione e la condivisione di competenze tra i nostri associati rappresentano il motore trainante dell’innovazione e della crescita sostenibile del settore.

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