PIANETA MARE FILMFESTIVAL INTERNAZIONALE: A NAPOLI VEDONO LA LUCE LA BIOLOGIA MARINA E IL CINEMA

Contributo a cura di Ferdinando Boero, Presidente Fondazione Dohrn e Film Festival Internazionale Pianeta Mare

1872: Anton Dohrn fonda la Stazione Zoologica di Napoli e, con essa, nasce la moderna biologia marina.
Nello stesso periodo, a Napoli, Etienne Jules Marey, col suo fucile cronofotografico, pone le premesse del cinema con le prime immagini in movimento. La storia di Dohrn è ben conosciuta ma quella di Marey meno.

Da questa consapevolezza, nuova a metà, è nata l’idea di celebrare con un festival la biologia marina e il cinema. Il Presidente della Stazione Zoologica, Roberto Danovaro, e il suo successore, Chris Bowler, hanno inserito l’evento nelle celebrazioni del 150esimo dell’Ente. Con Max Mizzau Perczel e Franco Salvatore abbiamo fondato l’Associazione Culturale Pianeta Mare Darwin Dohrn e, con l’aiuto di Noemi Giangrande, Antonio Borrelli, Edoardo Meneghini, a cui si è aggiunto un nutrito gruppo di co-organizzatori, è stato concepito il Pianeta Mare Film Festival di Napoli che si è svolto agli inizi di ottobre al Museo Darwin Dohrn e al cinema Academy Astra dell’Università di Napoli Federico II, con proiezioni dei corti in concorso al Museo della Centrale dell’Acqua di Milano.

Il Festival è iniziato con la celebrazione di Marey e Jean Painlevè, pioniere mondiale dei film scientifici. I loro film, restaurati e digitalizzati da Les Documents Cinematographiques di Parigi, sono stati proiettati assieme a conferenze di Anna Masecchia, Brigitte Berg, Christiane Groeben e Valeria D’Ambrosio. Valerio Ferrara, vincitore al Festival di Cannes, ha diretto un workshop per studenti universitari che, durante il festival, hanno realizzato filmati con lo smartphone. I film in concorso – selezionati da una giuria presieduta da Antonietta De Lillo – sono giunti da 80 registi di 22 paesi, con anteprime europee e italiane. Il festival ha compreso anche conferenze, testimonianze, film d’autore Fuori concorso, momenti musicali.

Il festival è nato per stimolare il passaggio dalla spettacolarizzazione della natura (la reazione ohhh) alla consapevolezza del significato del mare per la nostra esistenza (la reazione ahhh). Questo è il fine principale del Museo Darwin Dohrn, volano culturale del festival. Il passaggio da ohhh a ahhh, è stato evidente nei “corti” realizzati durante il workshop di Ferrara.

Il Festival non prevedeva un biglietto: il supporto degli sponsor è stato determinante. Il Cluster BIG e Eni, assieme alla Fondazione Banco di Napoli, la Federazione del mare e altri partner, hanno pienamente abbracciato gli obiettivi di sostenibilità e divulgazione da perseguire con la transizione ecologica presentando le loro attività alle conferenze che hanno animato il Festival.

Il comune di Napoli, con il Sindaco Gaetano Manfredi, e la Regione Campania, con la Film Commission presieduta da Titta Fiore, l’Università di Napoli Federico II, e il Tennis Club Napoli hanno sostenuto e contribuito
al successo dell’iniziativa, assieme alla rivista Focus, il Centro minorile della Regione Campania, la Rete mondiale delle Stazioni Marine, l’Associazione nazionale volontari Polizia di Stato, Marevivo, l’Associazione scugnizzi a vela
e molti altri sostenitori. Con Max abbiamo sperimentato un mix di cinema, scienza, musica, fumetti, improvvisazioni, collegamenti video e radio

Il logo del Festival, utilizzato anche per realizzare il premio, è stato disegnato da Ray Troll, un famoso artista con base in Alaska, da dove ha raccontato in collegamento video la sua arte “surreale” nel rappresentare la scienza.
Senza deviazione dalla norma, il progresso non è possibile. E noi abbiamo deviato, ma ci hanno pensato in molti a non lasciarci deviare tanto da deragliare. I partecipanti, le giurie e gli sponsor ci hanno detto che il Festival ha riempito un vuoto con una fresca ventata di novità. Stiamo preparando la seconda edizione che si svolgerà dal 5 all’8 ottobre 2023.

I nostri soci

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La collaborazione e la condivisione di competenze tra i nostri associati rappresentano il motore trainante dell’innovazione e della crescita sostenibile del settore.

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