Traiettoria 2- Risorse biotiche marine

Traiettoria 2 – Risorse biotiche marine

Il settore delle Risorse Biotiche marine rappresenta un motore importante per l’economia del paese. L’Italia è infatti il secondo produttore di pescato del Mediterraneo ed è quarta per la produzione da acquacoltura.

Le risorse biotiche sono un elemento fondamentale della cultura e della cucina italiana, il nostro paese è infatti uno dei principali consumatori di pesce a livello Europeo. Tuttavia, il settore della pesca è in crisi a causa della riduzione della flotta e delle catture, conseguente all’eccessivo sfruttamento delle risorse, legato anche alla mancanza di piani di gestione efficaci. Il settore risente poi della scarsa innovazione tecnologica nelle pratiche di commercializzazione e marketing, e della forte frammentazione imprenditoriale.

Altri elementi importanti sono la concorrenza di paesi che spesso hanno regolamenti nazionali meno restrittivi ed il fenomeno della pesca illegale. L’acquacoltura invece è un settore produttivo che presenta ancora ampi margini di sviluppo che attualmente non sono ancora del tutto sfruttati.

Un esempio è rappresentato dalla scarsa diversificazione produttiva, riconosciuta come una delle cause di fragilità complessiva del settore che potrebbe stimolare una maggiore concorrenza commerciale interna tra le produzioni, ma anche verso l’export di produzioni assenti o poco rappresentate su mercati esteri limitrofi e recettivi. Inoltre, anche la sostenibilità ambientale dell’acquacoltura e della pesca, in un’ottica di economia circolare, potrebbe rappresentare un ulteriore volano di sviluppo di filiera, favorendo così la nascita di nuove opportunità per le future generazioni.

Le attività legate alla pesca e all’acquacoltura non devono essere necessariamente viste come potenziali fonti di rischio per il patrimonio naturalistico dei mari italiani. Infatti, la biodiversità dei nostri mari rappresenta anch’essa un’ulteriore risorsa biotica chiave, sia in termini di crescita economica attraverso un turismo sostenibile, che per il mantenimento dei servizi ecosistemici legati agli habitat marini stessi.

E’ quindi necessario incrementare o favorire lo sviluppo di un’economia basata su risorse biotiche rinnovabili sfruttate in maniera sostenibile nel lungo periodo, implementare strategie politiche dedicate (es. piani di gestione multi-annuali), promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie anche legate all’ICT, rivolte al raggiungimento della sostenibilità ambientale, ed alla conoscenza e protezione degli habitat marini, alla sicurezza alimentare, alla valorizzazione dei prodotti della pesca e alla diversificazione dei prodotti dell’acquacoltura e dei sistemi di produzione.