Traiettoria 3- Risorse abiotiche marine

Traiettoria 3 – Risorse abiotiche marine

Per quanto riguarda il settore delle Risorse Abiotiche, nonostante i notevoli progressi conseguiti nello sviluppo delle tecnologie di produzione energetica da risorse rinnovabili (solare, eolico, da biomasse, dal mare), la loro attuale efficienza non le rende competitive con le fonti energetiche tradizionali di tipo fossile.

Gran parte della produzione nazionale di petrolio e gas viene estratta dal mare, il settore petrolifero in Italia è ben sviluppato e presenta importanti stakeholder a livello sia nazionale che internazionale.

Tale settore presenta inoltre interessanti margini di sviluppo e di ottimizzazione: l’introduzione di elevati livelli d digitalizzazione, automazione e modularità permetterà di aumentare la sicurezza delle attività di estrazione e ampliare le aree di estrazione all’ultra-deep sea.

I fondali marini sono ancora quasi completamente inesplorati e potenzialmente ricchi di risorse importanti. Fondamentale in questi processi sarà la valutazione, monitoraggio e gestione dell’impatto ambientale.

Le nuove piattaforme dovranno quindi essere progettate pensando a tutto il loro ciclo di vita nell’ottica dell’economia circolare, dovranno essere modulari, intelligenti e multifunzionali per migliorare anche il lavoro e la vita a mare. Sono necessarie nuove tecnologie e metodi di indagine sostenibili dal punto ambientale per l’esplorazione e l’estrazione delle risorse dai fondali marini. Altri problemi rilevanti riguardano le piattaforme offshore nazionali, molte delle quali ormai arrivate al termine della loro fase produttiva, ed il loro smantellamento pone problemi tecnologici rilevanti al fine di salvaguardare gli ecosistemi marini. Una delle possibili soluzioni è il decommissioning parziale e, quando possibile, la tendenza è quella di riutilizzare le piattaforme per usi diversi (energia, acquacultura, ecc. stoccaggio di CO2 o gas naturale).