Cluster BIG al Festival del Management

Nell’ambito del Festival del Management si è tenuto il 7 marzo 2024 a Milano, presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi, il Panel “EFFETTO SERRA-EFFETTO GUERRA, LE SFIDE GEOPOLITICHE, AMBIENTALI E MANAGERIALI. CLIMA, SICUREZZA, MARE, RISORSE IDRICHE” focalizzato sulle sfide che il cambiamento climatico pone ai Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo.

Sono intervenuti fra gli altri Grammenos Mastrojeni, Vice Segretario Generale aggiunto dell’Unione per il Mediterraneo e membro dell’ Advisory Board del Cluster BIG, e Maria Cristina Pedicchio, membro del Board Missione Oceani e del Consiglio Direttivo del Cluster BIG.

Grammenos Mastrojeni ha, in particolare, presentato le principali sfide che il cambiamento climatico sta già adesso generando sul bacino del Mediterraneo che, come noto, è l’area geografica che è al secondo posto, dopo l’Artico, per velocità di riscaldamento.

L’adattamento è – accanto alle azioni di decarbonizzazione- l’azione che va intrapresa con particolare focus sulle regioni del nord mediterraneo che in dieci anni vedranno cambiare radicalmente il proprio clima.

In quest’ottica le reti di collaborazione nord-sud sono essenziali, ma vanno riviste nell’ ottica di una alleanza fra pari, che si possono scambiare tecnologie (nord) e buone pratiche di gestione di climi aridi e a scarsità d’acqua (sud).

Maria Cristina Pedicchio ha presentato la Mission Restore Our Oceans and Waters, che sta concludendo la fase pilota (lighthouse sui bacini) ed entrerà, nel quinquennio 2025-2030, in quella di  scale-up e diffusione delle soluzioni.

Gli obiettivi che la Missione si pone al 2030 sono concreti e misurabili, proprio per garantire un reale impatto delle attività previste: ad esempio diminuzione del plastic litter del 50%,  del 30% delle microplastiche e del 50% del rilascio di nutrienti nelle acque.

Pedicchio si è poi soffermata sulle azioni italiane ed europee relative alla Blue economy, con particolare riferimento all’ ecosistema del Nord Est (INEST)- che sta sviluppando il Digital Twin dell’Alto Adriatico- e sulla iniziativa dello European Institute of Technology relativa alla futura Knowledge Innovation Community su Acqua, Marino e Marittimo (bando previsto al 2025) la cui cordata italiana è coordinata dal Cluster BG.

Scarsità d’acqua, perdita di biodiversità e decarbonizzazione del trasporto marittimo sono le principali sfide – per quanto riguarda la Blue Economy- sul bacino del Mediterraneo che la KIC si ripropone di affrontare.

Il ruolo del Cluster Nazionale, come aggregatore di iniziative per la Blue Economy, è da questo punto di vista cruciale poiché può connettere attori diversi e complementari nel raggiungimento degli obiettivi europei a supporto della Blue Economy.

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