Author: Sobrave Sobrave

ECOMONDO 2022 – INTERVENTO S.VASTA

Waste heat driven refrigerator for low‐emission fishing vessels

ECOMONDO 2022 – INTERVENTO E. BALZI

EU Missions Restore our ocean and waters

GRANDE SUCCESSO PER IL CONGRESSO “SEA DRONE TECH SUMMIT 2022”

Grande successo per “Sea Drone Tech Summit 2022”, terza edizione dell’unico congresso in Italia su veicoli e sistemi unmmaned per impiego marino e subacqueo, che si è svolto nei giorni scorsi presso il Polo Acquatico di Ostia (Roma). Oltre 200 i partecipanti che hanno seguito le due giornate di lavori. Il programma era articolato in 4 sessioni per un totale di 26 relazioni di alto livello, dedicate a droni e robot subacquei, natanti-drone di superficie e droni aerei per uso acquatico. Tra i relatori, erano presenti esperti della Marina Militare, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, di alcuni Istituti del CNR, di Saipem/Sonsub, del Cluster BIG (Blue Italian Growth), di ISME (Interuniversity Center of Integrated Systems for the Marine Environment), delle Università di Verona, Firenze, Roma Sapienza, Roma Tre, UniCusano e di numerose aziende e start-up specializzate. Nell’ambito del congresso, è stata allestita un’ampia area espositiva con gli stand di 16 enti e aziende del settore: Aeromnia, Istituto di Ingegneria del Mare del CNR, Codevintec, Eurolink Systems, ISME, Laser Navigation, MDM Team, Neabotics, Novacavi, Sorveglianza Aerea Territoriale, SeTeL, Sistematica, Università Cusano, Università di Firenze, Università di Verona, Versilia Marine Service. Presso la Lega Navale di Ostia sono state anche organizzate alcune prove in mare di nuovi sistemi unmanned marini. “Con questa terza edizione, che ha seguito la lunga pausa per la pandemia, il nostro congresso si è confermato l’unico vero summit sulla robotica marina in Italia, a cui partecipano le istituzioni civili e militari, i maggiori centri di ricerca e anche le principali aziende e start-up attive in questo settore”, ha dichiarato Luciano Castro, ideatore e presidente dell’evento. “Siamo molto soddisfatti del successo di questa edizione, che ha visto al nostro fianco come co-organizzatori il Municipio Roma X e l’Università  Roma Tre con i suoi due dipartimenti di Ingegneria e di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica.  Il nostro congresso manterrà la sua periodicità annuale e, dunque, la prossima edizione si svolgerà sempre ad Ostia nell’ottobre del 2023”. La registrazione integrale di “Sea Drone Tech Summit 2022”, suddivisa nelle varie sessioni congressuali, è già disponibile online:

ecomondo

CLUSTER BIG PARTECIPA AD ECOMONDO 2022

COMUNICATO STAMPA Ecomondo, la fiera della sostenibilità ambientale, si svolgerà a Rimini dall’8 all’11 Novembre 2022 e avrà come tema centrale la GREEN E CIRCULAR ECONOMY. Già durante la scorsa edizione Ecomondo ha potuto contare su 69.600 presenze tra Italia ed estero, la partecipazione di 10 paesi esteri e 500 ore di eventi. La fiera è infatti un evento di riferimento in Europa per l’innovazione tecnologica e industriale. Giunta quest’anno alla sua ventunesima edizione, la manifestazione tratterà i temi della green economy e della circolarità delle risorse, di energia e di sviluppo sostenibile. L’evento di caratura internazionale e rivolto all’area del Mediterraneo sarà l’occasione per incontrare i massimi esperti del settore: scienziati; tecnici; imprenditori; manager; e fare networking con tutti i professionisti della green&circular economy. Anche quest’anno il Cluster Tecnologico Nazionale Blue Italian Growth – CTN BIG avrà un suo spazio all’interno della manifestazione il giorno 10 novembre, dedicato ad illustrare le azioni nel Mediterraneo in tema di Bioeconomia Circolare Blu. Nel panel dedicato alla Blue Economy ci sarà modo di analizzare il ruolo del mare nella regione mediterranea come strumento secolare per la sussistenza e lo sviluppo socioeconomico. Senza dubbio infatti le attività economiche legate al mare continuano a svolgere un ruolo essenziale nel fornire i redditi della regione, cibo e opportunità di sviluppo. Tuttavia, numerose sono le sfide per innovare il settore cambiando gli attuali modelli di produzione della pesca, dell’acquacoltura e la catena del valore della lavorazione del pesce verso modelli di business più sostenibili e circolari. 

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COMPETENZE ISTITUZIONALI NEI RAPPORTI CON LA RIVA SUD DEL MEDITERRANEO

Contributo a cura della Dott.ssa Daniela Meloni HEAD OF RESEARCH UNIT AT ISTITUTO ZOOPROFILATTICOSPERIMENTALE of Piemonte, Liguria and Valle d’Aosta L’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV) con le attività di ricerca in collaborazione conil territorium, composto da suolo e acque, aziende ed enti pubblici, apporta un reale contributo allo studio degliecosistemi marini, così da orientare le strategie di policy e integrarle fattivamente con le necessità degli stakeholders.Le interconnessioni tra la salute degli animali, dell’uomo e dell’ambiente in un’era di profonda trasformazione degliecosistemi implica uno shift dei paradigmi stessi della ricerca, che deve diventare sempre più interdisciplinare,con gli occhi puntati sul concetto aulico di sostenibilità, per incentivare “lo sviluppo armonico e complementaredell’economia del mare”, migliorare l’impatto sulla vita, e sulle “Economie del Mare”. È necessario, infatti, rispondereinsieme alle importanti sfide future che riguardano la salute del pianeta. L’IZSPLV è sede di numerosi Centri di eccellenza scientifica designati dal Ministero della Salute, che rappresentano ununicum a livello nazionale e internazionale, ed è caratterizzato da un’organizzazione che consente un’ampia gammadi attività correlate e interconnesse tra loro con eccezionale capacità di penetrazione territoriale. È organizzato in10 Strutture Complesse sanitarie, a loro volta suddivise in Strutture Semplici e Unità Operative specializzate, fornitedi infrastrutture, risorse strumentali e personale qualificato, che sono funzionali alle attività di ricerca scientifica, cheincludono attualmente 120 progetti attivi. L’Istituto è inoltre sede di centri di eccellenza internazionali quale a titolo di esempio il Centro di Collaborazionedell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) per la salute dei mammiferi marini in consorzio conl’Università di Las Palmas de Gran Canaria (ULPGC – Spagna). Tale riconoscimento traccia la possibilità di correlazionedei dati sui nostri ecosistemi con quelli provenienti da altri paesi del mondo, permettendo un approccio di ricercaglobalizzato. Rappresentano ambiti di attività importanti per l’Istituto il Laboratorio di Acquacoltura, Ittiopatologia e biologiadegli ambienti acquatici, quello di Molluschicoltura e della pesca, il Laboratorio Chimico, che integrando i dati e leinformazioni raccolte negli ambiti degli ecosistemi liguri con i numerosi partner di ricerca nazionali e internazionali.La presenza dell’IZSPLV alla Conférence internationale sur l’économie bleue durable – MEDBLEUE 2022 – harappresentato un momento importante per presentare le particolari competenze istituzionali al fine di una possibilecollaborazione alle attività congiunte di Italia e Tunisia, per rilanciare l’economia blu nel mediterraneo.

IL TURISMO
AZZURRO UNA NUOVA
OPPORTUNITÀ PER LA
PESCA IN MEDITERRANEO

Contributo a cura del Dott. Franco Andaloro, MARINE ECOLOGIST. CTN BIG EXECUTIVE BOARD DELEGATE FOR REGION OF SICILY RELATIONS Per raggiungere una crescita blu la pesca in Mediterraneo necessita di una politica e una visione condivisa tra tuttii Paesi del bacino. Secondo la FAO oltre il 90% degli stock ittici commerciali in Mediterraneo sono sovra-sfruttatianche se, probabilmente, sarebbe più opportuno parlare di depauperamento in quanto sullo stato delle risorseittiche gravano anche impatti indipendenti dalla pesca come il cambiamento climatico, le specie aliene, i rifiutimarini, l’inquinamento e l’occupazione antropica del mare. Lo sviluppo della pesca deve quindi avere un approccioprecauzionale e adattativo valorizzando anche le opportunità economiche per il settore ittico al di fuori dalla solacattura commerciale. Il Cluster BIG, nell’ambito della traiettoria risorse biotiche marine, ha identificato tra le prioritàla salvaguardia del patrimonio culturale della pesca, il recupero commerciale delle specie dimenticate, la sicurezzaalimentare dei consumatori, il risparmio energetico e una pesca zero waste. Temi questi che il Cluster BIG ha inseritonella Smart Specialisation Strategy della Regione Siciliana. In questa direzione particolare importanza assume ilrapporto sinergico tra la pesca e il turismo nello sviluppo del “turismo azzurro”, concretizzato in Sicilia attraversola Legge Regionale 20 giugno 2019, n. 9: Norme per la salvaguardia della cultura e delle identità marine e per lapromozione dell’economia del mare. Disciplina della pesca mediterranea in Sicilia. Questo processo integra il pescaturismo e l’ittiturismo, già sviluppati in alcune marinerie, con la valorizzazionepatrimonio culturale della pesca che viene custodito nel “Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghimarinari”. Il Registro raccoglie quegli elementi strutturali e immateriali della pesca che appartengono al territorio chevanno custoditi, preservati i e restituiti alla memoria come i profili antropologi delle marinerie, le tradizioni, i canti lefeste religiose, l’etno-gastronomia, gli aspetti architettonici connessi alle strutture da pesca come quelli delle antichetonnare, gli attrezzi e le antiche tecniche di pesca. Ciò pone i borghi marinari al centro dello sviluppo di questo progetto che vuole garantire l’economia e l’occupazioneal settore senza implementare lo sforzo di pesca anzi valorizzando risorse tradizionali massive oggi sottoutilizzate.La riscoperta e la salvaguardia degli antichi mestieri e delle tecniche di pesca non ha solo un valore culturale marappresenta anche la possibilità di restituirli all’attività commerciale se, come auspicabile, la pesca artigianale acquisiràun ruolo più rilevante nell’adattamento al cambiamento climatico grazie al suo opportunismo e alla sua polivalenza.E‘ importante che questo percorso non sia sviluppato solo a livello regionale ma possa rappresentare un modelloesportabile ad altre aree mediterranee come le marinerie della Tunisia che cono custodi di antiche tradizioni e che giàstanno sviluppando attività di pescaturismo.

OPPORTUNITÀ PER L’ECONOMIA BLU
NELL’AREA EUROMEDITERRANEA:
L’ESPERIENZA DI
BUSINESSMED

Contributo a cura della Dott.ssa Eleonora Fantozzi, PROJECT AND GRANTS OFFICER BUSINESSMED BUSINESSMED è un’organizzazione regionale con sede a Tunisi che riunisce 24 Confederazioni dei datori di lavoro di18 paesi della regione euromediterranea. Nata nel 2022, BUSINESSMED è diventata la principale rappresentante delsettore privato nella regione euromediterranea e una piattaforma privilegiata per la cooperazione multilaterale inquattro settori principali: la promozione dell’ecosistema imprenditoriale, l’integrazione regionale, il dialogo sociale e ilsupporto al policy making. Tramite i suoi progetti ed iniziative regionali, l’organizzazione sostiene gli impegni per la protezione del MarMediterraneo e l’uso sostenibile delle risorse marine, in linea con l’Obiettivo 14 «Vita sott’acqua» dell’Agenda 2030per lo Sviluppo Sostenibile e la Strategia mediterranea per lo sviluppo sostenibile predisposta dalla CommissioneMediterranea per lo Sviluppo Sostenibile (MCSD). Il Mar Mediterraneo rappresenta un patrimonio culturale comune e una risorsa condivisa per il benessere e losviluppo economico dei Paesi che vi si affacciano. Un’economia blu sostenibile e inclusiva è tanto più necessaria perpromuovere un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse, resiliente e competitiva che migliori lecondizioni di vita della popolazione e contribuisca alla solidarietà sociale preservando nel contempo gli ecosistemimarini e costieri e la biodiversità. I settori dell’economia blu sono un importante motore per l’economia della regione euromediterranea, con un enormepotenziale di innovazione e di prosperità sostenibile e inclusiva. Stando ad un recente rapporto del Centro di attivitàregionale del piano d’azione per il Mediterraneo Plan Bleu1, l’economia blu nella regione ha un valore totale stimato in5,6 trilioni di dollari e genera un valore economico annuo di 450 miliardi di dollari. Il contributo diretto del turismo alprodotto interno lordo (PIL) dei paesi mediterranei è del 4,5% e il settore rappresenta direttamente e indirettamentel’11,5% dell’occupazione totale nelle loro economie. Inoltre, l’industria della pesca e dell’acquacoltura sono settorichiave nel Mediterraneo con un valore complessivo di 4,1 miliardi di EUR e 353.000 posti di lavoro diretti creati. Guardando questi dati risulta evidente quanto educare i giovani con le giuste competenze sia centrale alraggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nella regione. I settori dell’economia blu presentano unenorme potenziale di occupazione che può svilupparsi a fronte di un’offerta formativa aggiornata capace di fornire aigiovani e ai lavoratori le adeguate le competenze per lavorare e “ri-formarsi” nei settori specifici dell’economia blu e diconseguenza favorire la transizione verso imprenditorialità sostenibili. Per concretizzarsi, la transizione verso un modello economico sostenibile deve essere accompagnata da riforme einvestimenti adeguati. Il settore privato può svolgere un ruolo primario in questo senso, supportando l’ideazione diservizi e prodotti innovativi nonché modelli di business sostenibili anche attraverso il finanziamento di programmi diupskilling e reskilling chiave per la rincoversione delle competenze dei lavoratori e l’inclusione sociale.Una migliore connessione tra gli operatori economici del Mediterraneo e la cooperazione per un migliore dialogosociale, possono favorire l’incremento degli investimenti e sostenere la creazione del terrenonormativo per l’aumento di posti di lavoro per i giovani e gli imprenditori del Mediterraneo.