Author: Sobrave Sobrave

assemblea dei soci

ASSEMBLEA DEI SOCI DEL CLUSTER BIG – 27 APRILE 2022

Gentili Soci, in data 27 aprile 2022 si è tenuta l’Assemblea dei Soci del Cluster BIG presso la sala conferenze della Stazione Zoologica Anton Dohrn....

Stiamo assumendo: Senior Program Manager

AVVISO DI SELEZIONE PERSONALE PER ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO Il Cluster Tecnologico Nazionale Blue Italian Growth rende noto che, giusto atto determinativo delConsiglio Direttivo del 31 marzo 2022, procederà ad effettuare una selezione per titoli e colloquiofinalizzata all’assunzione di numero 1 (uno) unità di personale con contratto a tempo indeterminato,da inquadrare al livello 2 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per “Dipendenti delle Associazionied altre organizzazioni di Terzo Settore”. CARATTERISTICHE DELLA POSIZIONE Livello: 2 del CCNL “Dipendenti delle Associazioni ed altre organizzazioni di Terzo Settore”.Sede di lavoro: NapoliDurata del contratto: a tempo indeterminatoDecorrenza contratto: 15 maggio 2022Trattamento economico: RAL minima €22.818,60 che potrà essere rivista al rialzo in funzione delle competenze e delle capacità del candidato Per verificare i requisiti ed inviare la candidatura è possibile scaricare il bando di selezione.

Il presidente Giovanni Caprino presenta la Newsletter Special Issue 1/2022

Cari colleghi,nel mese di febbraio 2022, si sono tenuti quattro Workshop organizzati dal Comitato Tecnico Scientifico e dalsuo Coordinatore al fine di approfondire le roadmap del Cluster all’interno della sua base societaria, così da avereanche elementi per aggiornare il piano di azione del Cluster, che è stato, come da richiesta, presentato al Ministerodell’Università e della ricerca il 28 febbraio 2022, entro i tempi stabiliti. Questi quattro eventi sono al centro di questo numero speciale della Newsletter di BIG e ne costituisconoun approfondimento. È per me un privilegio presentarvi le attività, sia per l’enorme mole di lavoro portata avanti dai colleghi, che ho premura di ringraziare, sia per l’alto contenuto scientifico che ha caratterizzato gli eventi. Mi auguro che questi scambi diventino sempre di più la norma della vita attiva del Cluster e mi auguro di poter ospitare i prossimi in presenza nella nostra sede del Museo DADOM di Napoli, ora finalmente operativa. Nondimeno, non posso non ringraziare tutti coloro i quali hanno voluto presentare i loro contributi ed assistere aglieventi: la qualità dei vostri interventi e delle vostre interazioni ha permesso ai quattro workshop di essere un successo. GLI EVENTI Gli eventi sono stati i seguenti:. LA DIGITALIZZAZIONE NEI CANTIERI NAVALI, 4 FEBBRAIO 2022. RISORSE ABIOTICHE MARINE, 17 FEBBRAIO 2022. LA ROBOTICA DI INTERVENTO ED ISPETTIVA PER OPERAZIONI SUBACQUEE, 21 FEBBRAIO *(presente sul prossimo numero). AVANZAMENTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI MARINE, 24 E 25 FEBBRAIO La dimensione delle attività svolte si può intuire dall’ampia partecipazione indicata da questi numeri: partecipazionecomplessiva di ben 833 presenze; 50 soci e 60 relatori. Abbiamo aperto la partecipazione anche a realtà nondirettamente affiliate al Cluster ma comunque vicine alle nostre attività, allo scopo anche di aumentarne la plateae la nostra visibilità. Sono numeri ed iniziative di grande rilevanza, che ci gratificano oltremodo ed al contempo ciproiettano verso un anno che risulterà cruciale per BIG. Tutto questo ci offre, inoltre, una bella istantanea del grandepotere attrattivo dei nostri eventi nell’ambito dell’economia del mare.Concludo augurando una buona lettura dei contenuti a tutti, e rinnovando i miei ringraziamenti agli organizzatori edai relatori, ed in particolare al Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Emilio Fortunato Campana, che è stato ilpromotore di queste iniziative.Nelle pagine a seguire troverete tre dei quattro approfondimenti tematici.*Il quarto, relativo alla robotica di intervento, sarà presentato in un numero successivodi questa newsletter. Rinnovo l’invito a tutti i soci di continuare con l’organizzazione e la promozione di questi importanti incontri per tutte le traiettorie del Cluster. Un cordiale saluto,

AVANZAMENTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI MARINE

A cura dell’ ING. GIUSEPPE GIORGI CTN BIG – NEWSLETTER SPECIAL ISSUE 1/2022 Il 24-25 Febbraio 2022 si è tenuto online il workshop organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico dell’Area TecnicaEnergie Rinnovabili dal Mare del Cluster Tecnologico Nazionale Blue Italian Growth (CTN BIG). L’obbiettivo principaledel workshop è stato di mettere a sistema gli attori e le competenze nazionali in ambito di energia offshore, per poiaggiornare con approccio collaborativo il Piano d’Azione Triennale del CTN BIG. Tali attività sono inoltre propedeutichead allineare l’Italia al più ampio contesto Europeo, il quale vive un periodo di particolare promozione dello sfruttamento delle risorse energetiche da fonti offshore. Allo scopo di accelerare la decarbonizzazione del sistema elettrico dell’Unione Europea (UE) e aprire prospettive di mercato per le tecnologie energetiche a zero emissioni più promettenti, la Commissione Europea ha recentemente individuato le azioni chiave prioritarie per consolidare la leadership della UE nel settore dell’energia off-shore e colmare la distanza residua tra lo sviluppo e la dimostrazione di prototipi ed il loro sfruttamento commerciale. Il potenziamento del settore delle energie rinnovabili off-shore rappresenta un’opportunità non solo per garantire fonti sicure di energia ma anche per sostenere una crescita economica e occupazionale ad alto valore aggiunto, basata sull’innovazione tecnologica. Se negli anni passati lo sviluppo dell’energia off-shore non è stata una priorità nel Mediterraneo, in quanto il settore era considerato meno competitivo se confrontato con altre rinnovabili, la situazione sta invece rapidamente mutando. Infatti, il potenziale contributo dell’energia off-shore al futuro bilancio energetico della nostra area non va sottovalutato: i recenti sviluppi tecnologici dei convertitori di energia da onde, correnti, vento e solare più efficienti e di minor costo hanno reso più realistico il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del costo dell’energia fissati da Bruxelles. Lo sviluppo dell’energia off-shore in Italia è un’occasione per mettere a sistema competenze già esistenti e distribuite lungo tutta la catena del valore, dalla Ricerca e Sviluppo alla distribuzione di servizi. Il nostro Paese ha la concreta opportunità di ritagliarsi nicchie di mercato e consolidarsi come esportatore di tecnologia. In questo contesto, il CTN BIG ha organizzato una due giorni con lo scopo di fare il punto sull’attuale stato di avanzamento delle tecnologie energetiche off-shore “made in Italy” e di aggiornare il piano d’azione sulle energierinnovabili off-shore del Cluster-BIG. La responsabilità organizzativa del workshop è stata presa in carico dai referenti della traiettoria tecnologica 5 (Energie Rinnovabili dal Mare), ossia Gianmaria Sannino di ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e Giuliana Mattiazzo del MOREnergy Lab (Marine Offshore Renewable Energy Lab) del Politecnico di Torino, con responsabilità esecutiva di Giuseppe Giorgi (MOREnergy Lab) e logistica di Flavia Cavaliere e Silvio Finizola (CTN BIG). Nel primo giorno, dopo i benvenuti del presidente del CTN BIG Giovanni Caprino e di Giuliana Mattiazzo, Gianmaria Sannino ha presentato i recenti sviluppi del progetto OceanSET, in particolare esponendo i contenuti del SET-Plan Ocean Energy – Implementation Plan, aggiornato e pubblicato nel dicembre 2021. Il SET-Plan Ocean riporta gli obbiettivi Europei nell’ambito dell’estrazione di energia da moto ondoso e delle maree, descrive le strategie dei singoli Stati Membri, e suggerisce le azioni necessarie per il raggiungimento degli obbiettivi Europei a breve, medio, e lungo termine. Il SET-Plan Ocean Energy fa direttamente riferimento alla Comunicazione 741 del 19 Novembre 2020 della Commissione Europea, intitolata An EU Strategy to harness the potential of offshore renewable energy for a climate neutral future, la quale definisce gli obbiettivi di 60 GW e 1 GW rispettivamente di impianti eolici offshore e impianti di energia da moto ondoso entro il 2030, aumentati rispettivamente a 300 GW e 40 GW entro il 2050. Allo stesso modo, Claudio Lugni del Consiglio Nazionale di Ricerca Istituto Ingegneria del Mare e NTNU di Trondheim, Norvegia, ha presentato i più recenti risultati del SET-Plan Wind Offshore. Giuseppe Giorgi ha presentato vari meccanismi Europei che promuovono e abilitano la presenza Italiana sulpalcoscenico Europeo, per incentivare un ruolo sempre più influente e protagonista. Le possibilità di finanziamentopromosse dalla Strategic Research and Innovation Agenda for Ocean Energy includono i programmi quadro Horizon2020 e Horizon Europe, Inno Energy, European Innovation Council (Pathfinder, Transition, e Accelerator), OceanDemo,Blue-Gift e BlueInvest. Inoltre, il documento risultato delle attività dell’International Energy Agency Ocean EnergySystems Task 12 è stato presentato, il quale definisce linee guida di sviluppo tecnologico divise in 6 stadi, da 0 a 5, e9 aree di valutazione con metriche riconosciute a livello internazionale. L’avanzamento tra stadi successivi è regolatodal completamento di attività univocamente definite nel documento, per cui la comparabilità tra progetti eterogeneine risulta promossa. Infine, i network disponibili a livello europei sono stati esposti, in relazione alle varie platee diriferimento: giovani ricercatori (INORE: International Network on Offshore Renewable Energy), ricerca accademica (IIWER: International Integrated Wave Energy Research group), ricerca applicata e sviluppo tecnologico (WECANet: A panEuropean Network for Marine Renewable Energy with a Focus on Wave Energy), e networking industriale e direzione strategica (OEE: Ocean Energy Europe). Giovedì 24, tutti i partecipanti del CTN BIG hanno avuto la possibilità di presentare le proprie attività alla comunità,previo invio di un breve abstract. Un totale di 16 relatori, includendo sia università che aziende, ha presentato lavori incorso in ambito di conversione di energia del moto ondoso ed energia eolica offshore, nonché infrastrutture di ricercain laboratorio e in mare: Sergej Sirigu, Massimo Sirigu, e Mauro Bonfanti del MOREnergy Lab del Politecnico di Torino,Maximo Aurelio Peviani e Laura Serri di Ricerca sul Sistema Energetico, Renata Archetti dell’Università di Bologna,Anita Santoro di Wavenergy.it, Edoardo Dellarole di Eni, Luca Castellini di Umbra Group, Gianmaria Sannino diENEA, Claudio Lugni di CNR-INM, Gianni Scherl di Fincantieri, Giacomo Alessandri di VGA, Marco Rusmini di SAIPEM,e Domenico Coiro dell’Università Federico II di Napoli. Gli abstract presentati, indicanti anche i vari coautori qui omessiper motivi di brevità, sono aggregato e caricati sul sito di CNT BIG. Venerdì 25, il Piano d’Azione Triennale è stato aggiornato in diretta durante l’incontro online, seguendo un approcciocollaborativo e partecipato. Le modifiche si sono concentrate principalmente sull’allineamento del piano d’azione conle direttive dei SET-Plan Ocean e Wind Offshore, nonché delle rilevanti comunicazioni della Commissione Europea,esplicitamente riportati nel documento del piano d’azione. Gli aggiornamenti più sostanziali si riferiscono alleprogettualità concluse o in corso nel triennio 2019-2022, e alla ridefinizione delle raccomandazioni per lo sviluppodell’Area Tecnologica 5, divise in tre azioni principali: l’Area Tecnologica 5.1: Potenziamento dei laboratori naturali per l’estrazione dell’energia dal mare (onde, marea,eolico a largo) ad oggi esistenti ed in fase di sviluppo a livello nazionale; l’Area Tecnologica 5.2: Incremento del TRLdelle tecnologie per l’estrazione dell’energia dal mare (onde, marea, eolico a largo) ad oggi in fase di sviluppo a livellonazionale; l’Area Tecnologica 5.3: Arcipelago energetico per l’utilizzo dell’energia dal mare. E’ possibile leggere tutta la NEWSLETTER SPECIAL ISSUE 1/2022 a questo link -> https://bit.ly/3OtJfuw

RISORSE ABIOTICHE MARINE: ATTUALITÀ E PROSPETTIVE

A cura dell’ ING. GIANLUCA ZITTI CTN BIG – NEWSLETTER SPECIAL ISSUE 1/2022 Nell’ambito delle attività calendarizzate dal Cluster-BIG, il 17 febbraio 2022 si è tenuto, in modalità telematica, il Workshop dal titolo “Risorse abiotiche marine: attualità e prospettive”, con lo scopo di fare il punto sugli attuali interessi progettuali, sia scientifici che di innovazione tecnologica, dei soci BIG interessati al mare come fonte di risorse abiotiche. Poiché gran parte del fabbisogno energetico nazionale proviene dalle fonti fossili estratte in mare, il settore in Italia è molto sviluppato e presenta importanti infrastrutture e stakeholder, anche di livello internazionale. Tale settore sarà protagonista nel prossimo futuro della transizione ecologica, fondata sull’approvvigionamento di materiali rari e sulla conversione delle infrastrutture verso fonti di energie rinnovabili. In questo contesto, il mare costituisce un ambiente ricco di asset e risorse: i fondali marini sono ancora quasi completamente inesplorati e potenzialmente ricchi di materiali innovativi, come metalli ed elementi rari, di grande interesse strategico. Risulta, quindi, necessario lo sviluppo di nuove tecnologie e metodi di indagine ed estrazione di risorse dal mare. D’altra parte, molte piattaforme offshore esistenti sono ormai arrivate al termine della loro fase produttiva, ed il loro smantellamento pone problemi tecnologici rilevanti, soprattutto relativamente alla salvaguardia degli ecosistemi marini.Il workshop è stato coordinato dal prof. Maurizio Brocchini, Professore Ordinario di Idraulica presso l’UniversitàPolitecnica delle Marche, e Piero Colautti, Project Engineer presso FINCANTIERI S.p.A.. L’organizzazione delworkshop è stata gestita dal prof. Gianluca Zitti, Ricercatore in Idraulica presso l’Università Politecnica delle Marche.Dopo l’apertura, che ha visto i saluti del Presidente del Cluster Giovanni Caprino, Manager presso CETENA S.p.A, e lapresentazione di tutti i partecipanti e uditori, il Workshop si è svolto in due sessioni. La prima sessione, relativa alle innovazioni tecnologiche per l’estrazione dal mare, si è aperta con l’intervento diGiovanni Indiveri, direttore del Centro Integrated Systems for the Marine Environment (ISME) che, attraverso ladescrizione del progetto Europeo “Robotic subsea exploration technologies” ROBUST (2015 – 2020) ha mostrato lepotenzialità della robotica per l’identificazione di materiale estraibile e la mappatura 3D del fondale marino. I sistemirobotici, infatti, riducono significativamente l’impatto ambientale delle procedure di individuazione ed estrazione,ad esempio, dei noduli di manganese. Infatti, la recente moratoria internazionale relativa al deep-sea mining ha resodeterminante la minimizzazione dell’impatto ambientale dei sistemi di estrazione.L’aspetto ambientale è stato approfondito negli interventi di Giuseppe Trinchera, dell’Istituto Superiore per laProtezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e di Marco Marcelli dell’Università della Tuscia. L’ISPRA fin dal 2000 elaboraapposite linee guida per i Piani di monitoraggio volti a verificare l’assenza di pericoli per gli ecosistemi acquatici,generati dalle “acque di produzione” del processo di estrazione in piattaforme offshore, mentre un sistema – compostoda osservazioni innovative, modelli numerici, telerilevamento e sistemi informativi – è stato applicato lungo la costadel Lazio dal Laboratorio di Oceanologia Sperimentale ed Ecologia Marina (LOSEM, Tuscia University) in collaborazionecon il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar TirrenoSettentrionale.A conclusione della sessione, Gianni Scherl ha mostrato ai partecipanti l’interesse industriale di FINCANTIERI e SAIPEMa promuovere lo sviluppo di un mercato del Deep Sea Mining, basato sull’innovazione sostenibile e sulla cooperazionestrategica dei due gruppi. Nella seconda sessione del workshop si è discusso di possibili soluzioni per la gestione delle piattaforme offshoreesistenti, tra cui il decommissioning parziale, ovvero il loro riutilizzo per scopi più sostenibili e di minor impatto, comel’estrazione di energia rinnovabile, l’acquacoltura, o lo stoccaggio di CO2 o gas naturale. Di procedure di smantellamento delle piattaforme esistenti si sta occupando il CNR-INM che, a supporto di TechnipItalia, sta mettendo a punto un sistema innovativo per il trasporto e l’installazione dei topside dei jacket structure. Ariguardo, Daniele Dessi ha presentato un sistema basato sul barge di diversa lunghezza, che consente di rimuovere ilvincolo di reperire barge identici, riducendo tempi e i costi dell’operazione.Nel frattempo, diversi centri di ricerca e gruppi universitari si stanno occupando di riuso delle piattaforme di estrazioneoffshore per lo stoccaggio di gas (sia gas naturale, sia CO2, sia Idrogeno) nei giacimenti esauriti a mare. L’interventodi Umberto Riccardi (Università degli Studi di Napoli) ha evidenziato come l’Italia vanta ottime competenze nelloscreening geologico e geofisico di potenziali siti e nello sviluppo di metodi di modellazione di fluidi iniettati in rocceserbatoio, necessarie per lo stoccaggio di gas in giacimenti parzialmente esauriti.La crescente spinta verso fonti di energia rinnovabili sta favorendo lo sviluppo di sistemi di generazione elettricaoffshore, con tutte le difficoltà che ne derivano (trasporto, interfacciamento con la rete). Tali difficoltà possonoessere attenuate utilizzando l’energia prodotta per la produzione di idrogeno che a sua volta può essere convertitoin combustibili liquidi mediante processi carbon-neutral basati sull’utilizzo della CO2 da processi di cattura. Di questisistemi ha parlato Valerio Cozzani (Università di Bologna), evidenziando come sistemi di questo tipo possonoessere interfacciati efficacemente allo stoccaggio sotterraneo in siti offshore sia di CO2, sia di miscele di idrogeno egas naturale. Sempre in relazione allo stoccaggio sotterraneo della CO2, Francesca Verga (Politecnico di Torino) hapresentato le attività del centro di competenza SEASTAR, istituito da MISE a Torino in collaborazione con il Politecnicodi Torino e l’Istituto Italiano di Tecnologia nel 2018, che dispone di laboratori per studi rivolti all’utilizzo di giacimentiesauriti e di piattaforme dismesse per effettuare tale stoccaggio anche in Italia.Anche l’anima industriale del Cluster ha mostrato il suo interesse per un riuso delle piattaforme offshore orientato allatutela ambientale e contestualizzato nello scenario di cambiamento climatico. Le presentazioni di Natalia Pierozzied Elvira Aloigi hanno infatti indicato come strategico il riuso degli asset offshore Saipem, rispetto sia alla OffshoreCarbon Capture che alla Offshore Green Hydrogen Production & Storage. Tali attività possono contribuire alla sviluppodi condizioni carbon-neutral o addirittura carbon-negative. In conclusione, come ha evidenziato Monia Renzi (Bioscience Research Center) nella sua presentazione, unapianificazione ottimale dello sfruttamento delle risorse abiotiche del nostro mare deve necessariamente includerevalutazioni relative a possibili effetti del cambiamento globale su medio-lungo periodo. Questo consentirebbe unaprogettazione di infrastrutture e interventi in grado di fronteggiare meglio le possibili conseguenze del global change,avvalendosi di una stima costi-benefici delle azioni di sfruttamento che non si basi solo sulla situazione attuale, mache includa diversi scenari futuri. Il dibattito sviluppato all’interno del workshop indica chiaramente che il settore dellerisorse abiotiche marine avrà notevoli margini di sviluppo se i suoi importanti asset e competenze saranno indirizzati afavorire la transizione verso risorse rinnovabili e alla salvaguardia dell’ambiente. E’ possibile leggere tutta la NEWSLETTER SPECIAL ISSUE 1/2022 a questo link -> https://bit.ly/3ER6zhD

DIGITALIZZAZIONE NEI CANTIERI NAVALI

A cura dell’ ING. CHIARA NOTARO e del PROF. MICHELE MARTELLI CTN BIG – NEWSLETTER SPECIAL ISSUE 1/2022 Il Tavolo di lavoro sulla Cantieristica e Robotica Marina, presieduto dai membri del CTS Prof. Michele Martelli (Università di Genova – DITEN) e Ing. Chiara Notaro (CETENA S.p.A.), ha organizzato due eventi virtuali, rispettivamente sui temi della “Digitalizzazione nei cantieri navali” e della “Robotica ispettiva e di intervento per operazionisubacquee”. Il primo workshop con tema “Digitalizzazione nei cantieri navali”, si è tenuto lo scorso 4 febbraio ed è statomoderato da Angelo Marletta, giornalista per il Secolo XIX-TTM. Le tecnologie e le applicazioni relative al paradigma“Industry 4.0” (Digital Twin, Internet of Things, utilizzo di sistemi autonomi e robotizzati, cloud computing, ecc.)sono state calate nella realtà della cantieristica navale e nautica italiana, grazie agli interventi tecnici dei relatori – inrappresentanza di CNR-INM, UNIGE-DITEN, FINCANTIERI e AZIMUT BENETTI – e grazie al supporto dell’Agenzia per laPromozione della Ricerca Europea (APRE). Ha dato il benvenuto ai partecipanti al workshop Giovanni Caprino, Presidente del CTN-BIG. I consiglieri MicheleMartelli e Chiara Notaro hanno fornito l’inquadramento generale riguardante le sfide e le prospettive dell’utilizzodelle tecnologie digitali nell’ambito della cantieristica e hanno mostrato le attività in essere in seno al CTN-BIG. Alessandro Iafrati dell’Istituto di Ingegneria del Mare (INM) del CNR, è intervenuto presentando le attivitàscientifiche svolte a supporto dello sviluppo di prodotti innovativi tecnologicamente avanzati nei campi dell’ingegneriamarittima e oceanica e della progettazione idro-strutturale. In particolare, CNR-INM è impegnato nell’applicazione ditecnologie quali il machine learning, utilizzato ad esempio nelle simulazioni finalizzate all’ottimizzazione dello scafo, incui è possibile ridurre drasticamente sia il tempo di calcolo che quello necessario ad ottenere i risultati. In particolare,è stata presentata la tecnologia di “multi-fidelity active learning” in cui si possono combinare con grande efficienza erisparmio di tempo dati e solutori diversi per grado di affidabilità del modello (fidelity) e tempo di calcolo. Infine, è stato presentato un modello cyber-fisico che combina gli esperimenti su modello libero con le simulazioni URANS. Questa attività è finalizzata a ottenere il twinning del modello digitale con quello fisico, e così poter prevedere e ottimizzare il comportamento del modello fisico in certe condizioni. Con le presentazioni di Tharsis Pilutti Namer di Fincantieri, e di Simone Perotti di Azimut Benetti il workshopha affrontato le attuali applicazioni del paradigma di Industry 4.0 nel caso di complesse strutture industriali. Lapresentazione ha evidenziato come la vision di Fincantieri in particolare per quanto riguarda le attività di produzionein cantiere intenda applicare il modello automotive ai cantieri navali, convertendo il lavoro a bordo in lavoro eseguitoa terra. Ciò consente infatti di introdurre agilità nella produzione, incrementare l’efficienza e la sicurezza, e ridurre i costi complessivi. È stata presentata una applicazione di shipyard twin, realizzata utilizzando strumenti quali la Production Control Tower, l’IoT, l’eXtended Reality, ecc. Inoltre, è stato testato ed introdotto l’uso di sistemi autonomi (es. robot quadrupedi e droni) per controlli, trasporto di materiale e collaudi, in grado di assistere l’operatore nel corso delle operazioni di assemblaggio e costruzione delle unità. In generale, in un’ottica che anticipa il futuro, ovvero Industry 5.0, è prevista l’automazione dei compiti di basso valore a favore di una elevata specializzazione della forza lavoro. Le tecnologie digitali al servizio della produzione di megayacht sono state l’oggetto dell’intervento di Azimut Benetti, che ha presentato la propria piattaforma digitale integrata delle attività di allestimento e consegna delle unità, che consente la complessa gestione documentale verso i fornitori. La presentazione ha messo in luce gli enormi vantaggi acquisiti a seguito dell’adozione del sistema, a partire dall’abbattimento dei tempi per la compilazione, trasmissione e archiviazione della documentazione, al miglioramento della comunicazione tra cantiere e supply chain (fornitori)alla condivisione in tempo reale dello stato di avanzamento della commessa. Tra i vari sviluppi che sono stati previstia fronte dell’impatto positivo riscontrato finora vi sono lo sviluppo di un’interfaccia di lavoro da parte di utenti esterni(surveyor ed ispettori) e il potenziamento della connessione remote (wifi /5G) per impiego a bordo in tempo reale.Lucio Marcenaro, Carlo Regazzoni e Cesare Mario Rizzo del DITEN dell’Università di Genova hanno illustratol’utilizzo di tecniche di ispezione da remoto e con ausili robotici per le unità navali, esplorate nell’ambito del progettodi ricerca ROBINS e le loro possibilità di sviluppo futuro. I vantaggi delle tecniche di remote survey e remote inspectionpresentate da UNIGE sono diversi e di notevole valore. Tra questi soprattutto vi sono la riduzione dei tempi, dei costie dei rischi per gli operatori, con vantaggi economici per armatori e operatori delle navi, e con migliori condizioni perla sicurezza. Oltre alla necessità di formazione adeguata, in modo da poter conoscere le grandi potenzialità (ma anchei limiti) di queste tecnologie, l’intervento del DITEN ha messo in luce la necessità di adeguate verifiche relativamenteal loro utilizzo e al loro grado di affidabilità, se riportato a quello dell’intervento umano. A questo scopo DITEN hasviluppato un protocollo per valutare se la qualità dell’ispezione con dispositivi tecnologici è pari a quella effettuatadall’uomo. Il protocollo è basato sull’esperienza acquisita in laboratorio su un blocco in scala 1:1, facente parte dellatesting facility dell’Università di Genova. L’ultimo intervento di Marta Calderaro di APRE che ha illustrato la struttura, l’implementazione, gli aspetti legalie finanziari previsti per il nuovo programma quadro Horizon Europe 2021-27 e le opportunità nei progetti di R&Icollaborativa. In particolare, oltre a illustrare alcuni progetti significativi già sviluppati grazie ai precedenti finanziamentieuropei, APRE ha indicato le call maggiormente significative all’interno di Horizon Europe nei Cluster 4 e 5 per il 2022.Infine, nel corso del dibattito conclusivo, tutti i relatori hanno risposto alle numerose domande poste dai partecipanticollegati online (circa 70). Il workshop del 21 febbraio, avente per tema “Robotica ispettiva e di intervento peroperazioni subacquee”, Vi sarà presentato nella prossima newsletter. E’ possibile leggere tutta la NEWSLETTER SPECIAL ISSUE 1/2022 a questo link -> https://bit.ly/36EIZb8

Progetti MedBAN e IKAT: BIG vince due bandi europei, in arrivo 320 mila euro per le imprese della Blue Economy

Napoli, 21.04.2022 Sono stati approvati due progetti, finanziati dal Programma COSME, di cui Cluster BIG è partner e coordinatore dell’hub nazionale italiano. I progetti puntano ad offrire servizi in termini di digitalizzazione e internazionalizzazione del mercato, per un totale di 320 mila euro. I due progetti si inseriscono nella cornice delle attività che il Cluster BIG organizza a supporto delle Piccole e Medie Imprese (PMI) socie. I due progetti approvati sono: MedBAN – Mediterranean Blue Acceleration Network, che favorirà l’adozione, da parte delle PMI attive nel settore dell’economia blu, di processi e tecnologie per un’economia del mare più verde, più digitale e più resiliente. Il consorzio del progetto comprende sei cluster nazionali e regionali di Portogallo, Spagna, Francia, Italia e Grecia. Il progetto IKAT mira alla costituzione di un partenariato strategico a lungo termine di paesi come Spagna, Italia e Portogallo -la cui vicinanza intreccia economie e società- così come altri Stati membri dell’UE come Romania e Grecia, allargando la cooperazione all’area dei Balcani, a quella del sud del Mediterraneo (Marocco e Tunisia) fino ad arrivare all’America Latina. Il segmento dell’economia blu oggetto del progetto è quello del turismo sostenibile, con particolare riferimento a quello marino e costiero.

7th Wave Energy Workshop – MOREnergy Lab \ COER

The Marine Offshore Renewable Energy Lab (MOREnergy Lab) in collaboration with the Centre for Ocean Energy Research (COER) Maynooth, will host the 7th Wave Energy Workshop with invited experts from the oceanenergy academic, industrial and policy community. The workshop, usually held in Maynooth, Co. Kildare, Ireland is moving to Turin, Italy this year! The scope of the workshop will cover a range of topics across wave energy conversion, with a broad focus on hydrodynamic modelling,control and wave energy technology enhancement, with an industry and policy session, a poster exhibition and a round table discussion from international and local experts. We expect an attendance of 100 members of the wave energy community with approximately 25 poster submissions. One of the main focuses of the workshop is to bring together and solidify the community of researchers and industrialists working in this area, while providing some impressions of best practice and state-of-the-art researchand to further links with the academic/industrial community. Recent previous contributors have included: Wave Energy Scotland, University of Manchester, Quilmes University (Argentina), Technical University of Denmark, Resolute Marine, CorPower, Wave Venture, Sustainable Energy Authority of Ireland, University College Dublin, Queens University Belfast, Ecole Centrale de Nantes, Imperial College London, University College Cork, Aquamarine Power,Aalborg University, Sandia National Labs, University of Edinburgh… The MOREnergy Lab research centre was born in 2020, after more than 15 years of experience of Politecnico di Torino in the offshore renewable energy field, with the purpose of studying the development of industrial systems able to produce energy from marine and offshore wind sources. The research group addresses the challenges related tothe design, model, and control of Wave Energy Converters (WECs) and Floating Offshore Wind Turbines. Among the WECs developed by the MOREnergy Lab there are PeWEC and ISWEC, tested up to full scale in open sea. Further information is available at www.morenergylab.polito.it. The Centre for Ocean Energy Research (COER) at Maynooth University is an active international research centre involved in fundamental and applied research relating to ocean energy and consisting of a team of 20 researchers. It is funded by a range of external sources including industry, national agencies (Such as Science Foundation Ireland,Enterprise Ireland etc.) and international agencies including the European Union H2020 research programmes and has a wide range of national and international collaborators. Further information is available at https://coer.maynoothuniversity.ie/. To register, please visit: http://www.morenergylab.polito.it/events/. A nominal registration fee of €40 (VAT excluded) will be charged to cover hospitality (lunch and 2 coffee-breaks included). We would like to solicit abstracts for posters. We have space for 25 posters, operating on a first-come, first-served (subject to approval) basis. Posters should focus on some technical aspects of wave energy, rather than serving as a pure advertising medium! Please send us an abstract of your poster (max 500 words). There will be a postercompetition, with prizes offered by INORE.